Il 14 aprile 2025, Blue Origin, l’azienda spaziale fondata da Jeff Bezos (anche fondatore di Amazon), ha portato a termine una nuova avventura oltre l’atmosfera terrestre con il razzo New Shepard, nella missione NS-31.
Questa volta a bordo c’era un equipaggio tutto al femminile: sei donne provenienti dal mondo dello spettacolo, dei media e della scienza.

Chi ha partecipato alla missione

A bordo di New Shepard c’erano nomi davvero noti: Lauren Sánchez (giornalista e compagna di Jeff Bezos), Katy Perry (famosissima cantante pop), Gayle King (conduttrice e giornalista), Aisha Bowe (ex ingegnere della NASA), Amanda Nguyen (attivista per i diritti civili) e Kerianne Flynn (imprenditrice nel settore tecnologico).
Un gruppo scelto non solo per la loro fama, ma anche per il loro impegno in campi diversi: un messaggio chiaro di inclusione e ispirazione per il futuro delle missioni spaziali.

Tra emozione e polemiche

La missione è stata celebrata come un traguardo per la rappresentanza femminile nelle missioni spaziali private, ma non sono mancate critiche e dubbi.
In molti hanno definito l’iniziativa come un’operazione di marketing più che un vero passo avanti scientifico.

C’è chi parla di “missione finta”

Non sono mancati, soprattutto sui social, commenti di chi crede che il volo sia stato una messa in scena.
Alcuni utenti hanno messo in discussione l’autenticità delle immagini diffuse, sostenendo che i video sembrano troppo perfetti, “da set cinematografico”, e che mancherebbero riprese continue o dettagli tecnici che provino senza ombra di dubbio il viaggio nello spazio.
Una parte del pubblico resta scettica, convinta che più che un volo spaziale, si sia trattato di un grande evento mediatico organizzato ad arte.

Turismo spaziale: sogno o spettacolo?

Con questa missione, Blue Origin rafforza la propria presenza nel settore del turismo spaziale, promettendo in futuro viaggi ancora più accessibili (per chi può permetterseli).
Resta aperto il dibattito: stiamo vivendo davvero l’inizio di una nuova era dell’esplorazione spaziale o solo assistendo a show costruiti su misura per pochi privilegiati?

Una cosa è certa: l’universo continua a farci sognare… e a dividere!


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